Cosa dovremo aspettarci da lavoro e previdenza nel 2018? Diverse novità, visto che l’anno iniziato da poche settimane prevede diversi cambiamenti. Il tutto riassunto nella manovra di bilancio emanata dal Governo. Uno dei primi obiettivi di queste novità è, come spesso accade, rivolto a sostenere le assunzioni a tempo indeterminato per i giovani.
Lavoro e previdenza nel 2018
Ecco allora che i privati che assumeranno giovani con questa formula potranno, per 36 mesi, godere di un esonero dal pagamento della metà dei contributi previdenziali che sono a carico dell’azienda. Questo, però, con un tetto massimo di 3 mila euro annui. Questo importante sgravio fiscale riguarda le assunzioni di ragazzi e ragazze Under 35, fatte prima del 31 dicembre 2018. Dal giorno successivo, ovvero dal 1 gennaio 2019, resterà questa misura ma rivolto solamente a giovani Under 30. Ed, in più, che non siano mai stati assunti a tempo indeterminato finora. Chiaro, quindi, come le maglie di questo provvedimento siano un po’ più larghe in questi dodici mesi. Sempre sul tema lavoro e previdenza nel 2018, ecco previsto anche uno sgravio ai contributi previdenziali per le aziende. E si parla, stavolta, di uno esonero al 100% dal versamento dei contributi previdenziali di competenza dell’azienda.
Sgravi fiscali e molto altro
Questa misura sarà applicabile solamente per le assunzioni di personale con contratto di lavoro a tempo indeterminato, ma a tutele crescenti. Per poter accedere a questo sgravio, però, il lavoratore in questione deve aver conseguito il titolo di studio non più di sei mesi prima dell’assunzione. E, altro fattore da considerare, che abbia svolto durante gli studi almeno il 30% dell’alternanza scuola/lavoro oppure lavorato in regime di apprendistato. In pratica, le aziende potranno con questa norma assumere ragazzi molto giovane già “entrati nel loro radar”. Un capitolo molto importante della legge di bilancio 2018 è rivolto alla formazione aziendale. Perché chi si rivolgerà a questo genere di attività formative potrà accedere ad un credito d’imposta. Il quale riguarderà il 40% della spesa sostenuta per la formazione aziendale dei dipendenti, nei termini previsti nel Piano nazionale industria 4.0. Con un tetto, massimo, di 300 mila euro all’anno.
Il bonus degli 80 euro
Un’altra novità su lavoro e previdenza nel 2018 riguarda il bonus di 80 euro. Che quest’anno sarà erogato ad un maggior numero di lavoratori, in virtù dell’innalzamento della soglia di reddito per accedervi. Che ora potrà essere chiesto da chi non supera i 24.600 euro annui. Quest’anno, infine, è quello che dice definitivamente addio allo stipendio in contanti. Per tutte le aziende diventa obbligatorio versarlo attraverso bonifico o acconto postale. Questo per evitare discrepanze fra quanto versato effettivamente e quanto dichiarato in busta paga.
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